Umberto Ambrosoli aveva otto anni quando suo padre cadde sotto i colpi di un sicario di Sindona. Nel suo libro, la famiglia, i sentimenti, la felicità della prima infanzia, lo sgomento e la paura per la scoperta di ripetute minacce al padre, il dolore per la sua morte, sono raccontati nello scenario violento degli anni '70.
La ricostruzione dei fatti è puntigliosa, molto precisa, spesso troppo tecnica per un lettore che non s'intenda molto di questioni finanziarie e giuridiche. So che non è facile, ma mi piacerebbe che esistesse un'edizione semplificata di questo libro, in cui le parti troppo tecniche siano state rielaborate o sostituite da brevi testi di raccordo tra le diverse fasi della narrazione.
Oggi Umberto Ambrosoli è avvocato penalista e giustamente dedica anche molta parte del suo tempo a valorizzare la figura del padre, che un sistema corrotto gli ha portato via. Credo che un'edizione più snella del suo libro lo potrebbe aiutare molto in questo compito.
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